Il drenaggio può essere definito come quel processo fisiologico che porta alla rimozione e all’eliminazione di sostanze di scarto che tendono ad accumularsi nel nostro organismo, tra cui tossine, scarti cellulari e sostanze nutritive come proteine e lipidi.
Quando il fisiologico processo di drenaggio viene meno nel nostro corpo, queste sostanze di scarto tendono ad accumularsi nel liquido interstiziale, una soluzione acquosa presente fra le cellule di un tessuto, la cui principale funzione è quella di mediare gli scambi fra cellule e vasi sanguigni. L’accumulo di queste sostanze nel liquido interstiziale, a sua volta, porta ad uno squilibrio tra i fluidi corporei, che si concentrano quindi negli spazi extracellulari (come il liquido interstiziale) con significative ripercussioni sul corpo. Quali?
Alterazioni del circolo vascolare e linfatico, alla base del sistema di drenaggio, con potenziali ripercussioni sul tessuto cutaneo e sottocutaneo, come la più nota ritenzione idrica (1).
Il ruolo del sistema linfatico e circolatorio nel drenaggio
Il trasporto di alcuni dei principali liquidi presenti nel nostro corpo è garantito soprattutto dal buon funzionamento del sistema linfatico e circolatorio. Il primo ha il compito di raccogliere sostanze di scarto, tossine e liquidi in eccesso dai tessuti, per favorirne l’eliminazione (2). Il secondo, invece, come ampiamente noto, ha il compito di trasportare il sangue in tutti gli organi e tessuti del nostro organismo, permettendo lo scambio di ossigeno e altre sostanze nutritive.
A differenza del sistema circolatorio, il cui funzionamento è garantito dall’azione di “pompaggio” del cuore, nel caso del sistema linfatico è la contrazione muscolare a garantire il movimento dei fluidi corporei lungo i vasi, ed è per tal ragione che in situazioni di “immobilità muscolare” (ad esempio, quando si mantiene la stessa posizione per troppo tempo), è possibile iniziare a osservare gonfiori localizzati. Oltre a ciò, problematiche nel funzionamento del sistema linfatico e, di conseguenza, nel drenaggio dei liquidi, possono essere riscontrate anche in caso di alterazioni legate a fattori genetici, allo stress o a cattive abitudini legate allo stile di vita.
Drenaggio e ritenzione idrica: qual è il nesso?
Il drenaggio, dunque, è una funzione fondamentale per far sì che liquidi e sostanze di scarto in eccesso vengano correttamente eliminati. Quando questo meccanismo viene meno o è poco efficiente, come anticipato, si verifica un “ristagno” che provoca gonfiori e spesso disturbi correlati quali edema e ritenzione idrica.
Tra gli elementi che caratterizzano la ritenzione idrica, infatti, vi è proprio il sopraccitato edema, ovvero una condizione in cui i liquidi accumulati nei tessuti causano un significativo rigonfiamento delle zone colpite.
La causa di questo rigonfiamento dipende proprio da un’alterazione della circolazione linfatica e venosa che provoca un accumulo dei liquidi nello spazio interstiziale (3). L’accumulo dei liquidi in quest’ultimo porta, così, a uno sbilanciamento tra entrate e uscite dei liquidi, portando a trattenerne di più di quelli che vengono eliminati; questi tenderanno ad accumularsi nelle aree caratterizzate da una maggiore presenza di tessuto adiposo, come glutei, gambe, fianchi e addome.
Considerando le aree colpite, emerge inoltre come le donne siano fisiologicamente più predisposte a sviluppare ritenzione idrica: infatti, il tessuto adiposo sottocutaneo femminile risulta più spesso e con un’organizzazione differente rispetto a quello maschile.
Ritenzione idrica: anche uno stile di vita sano è importante per prevenirla
La ritenzione idrica non dipende solo da problematiche quali un malfunzionamento dei vasi linfatici (4), ma può essere correlata anche all’adozione di uno stile di vita poco sano. Stress, alimentazione ipocalorica o ipoproteica, sedentarietà, sovrappeso e consumo di alimenti eccessivamente sapidi sono solo alcuni dei fattori su cui si può intervenire e che possono influire sull’equilibrio dei liquidi corporei e, di conseguenza, sulla ritenzione idrica.
Un accumulo di grasso corporeo in eccesso, ad esempio, può contribuire a ridurre la capacità drenante del nostro organismo poiché, maggiore è l’accumulo di grasso locale, maggiore sarà la possibilità che aumenti lo stato infiammatorio, il quale può limitare ulteriormente l’efficienza del nostro organismo.
Dunque, per prima cosa, è sicuramente importante analizzare il proprio stile di vita: una dieta equilibrata con un ridotto introito di grassi saturi (i grassi “cattivi”) e di sale, la pratica costante di attività sportiva, la riduzione del consumo di alcol e l’assenza del vizio del fumo sono aspetti importanti per non alterare la normale funzione del drenaggio. È altrettanto importante evitare perdite di peso eccessive oppure repentini aumenti di peso. In questo senso, alcuni alimenti possono essere d’aiuto: l’ananas, ad esempio, contribuisce al drenaggio dei liquidi corporei, così come la moringa, che contribuisce al normale metabolismo dei grassi.
Anche i massaggi linfodrenanti e gli integratori alimentari di qualità, caratterizzati dalla presenza di sostanze dal potere drenante, si mostrano validi supporti. Le sostanze drenanti, generalmente fitoestratti vegetali o sostanze naturali, agiscono infatti sul sistema linfatico, ma anche su quello renale, agevolando la diuresi, la quale è propedeutica a depurare e smaltire i liquidi in eccesso e le sostanze di scarto accumulati.
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Bibliografia
1. Petrova TV, Koh GY. Biological functions of lymphatic vessels. Science. 2020 Jul 10;369(6500): eaax4063. doi: 10.1126/science. aax4063. PMID: 32646971.
2. Loukas, M., Bellary, S. S., Kuklinski, M., Ferrauiola, J., Yadav, A., Shoja, M. M., ... & Tubbs, R. S. (2011). The lymphatic system: a historical perspective. Clinical Anatomy, 24(7), 807-816.
3. Sgambato, F., Prozzo, S., Milano, L., Sgambato, E., Piscitelli, G. L., & Fucci, A. (2009). Gli equilibri omeostatici in Medicina: dalla fisiopatologia alla filosofia. In Conferenza all’Accademia Lancisiana. Policlinico Sez Prat (Vol. 116, pp. I146-66).
4. Varaliová, Z., Vlasák, R., Čížková, T. et al. Lymphatic drainage affects lipolytic activity of femoral adipose tissue in women. Int J Obes 44, 1974–1978 (2020). https://doi-org.pros2.lib.unimi.it/10.1038/s41366-020-0559-x